«La speranza non delude» (Rm 5,5): questo il titolo del messaggio del Santo Padre, in occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato nel Giubileo 2025.
Messaggio che riflette sulla speranza e sulla vicinanza di Dio nei momenti di sofferenza; messaggio di incoraggiamento e di fede, che invita a riscoprire la vicinanza di Dio nel dolore e nella sofferenza.
Papa Francesco esplora tre aspetti principali: l’incontro, il dono e la condivisione.
…“La sofferenza, pur nella sua durezza, diventa un’opportunità di incontro con Dio.
Gesù ci invita a riconoscere la vicinanza del regno di Dio anche nei momenti di malattia, unendo
la nostra fragilità alla sua compassione. In questo modo, la malattia può essere vissuta
come un’opportunità di crescita spirituale.
La speranza è descritta come un dono divino che ci permette di affrontare le difficoltà della vita. La risurrezione di Cristo, con la sua promessa di vita eterna, è la base della nostra speranza. Inoltre, il Risorto cammina con noi nel nostro cammino di sofferenza, dando forza e fiducia.
La sofferenza diventa anche un luogo di condivisione, dove le persone si arricchiscono vicendevolmente. Le esperienze di speranza, fede e amore che nascono dall’assistenza reciproca tra malati, familiari, operatori sanitari e altri membri della comunità sono un segno di speranza che va oltre la sofferenza”.
Papa Francesco conclude ringraziando tutti coloro che, attraverso il loro cammino di sofferenza e assistenza, danno testimonianza della dignità umana e della speranza cristiana, invocando la protezione di Maria, Salute degli infermi.
Una profonda esortazione che la nostra Chiesa diocesana fa propria e che entrerà nel vivo martedì 11 febbraio con la celebrazione dell’Eucarestia alle ore 17.00 presso la nostra Cattedrale “S. Maria della Marina”, presieduta dal nostro Vescovo Gianpiero, e preceduta dalla recita del rosario alle ore 16.00.
Sarà un’occasione di particolare attenzione per chi vive sulla propria pelle il peso della sofferenza, ma anche per chi se ne prende cura con dedizione e amore.
Durante la celebrazione sarà impartita la benedizione degli ammalati, come segno di vicinanza e di speranza per tutti coloro che lottano contro la malattia.
Parteciperanno le associazioni di volontariato e assistenza del mondo sanitario della nostra diocesi truentina, in un momento di comunione e condivisione per rafforzare la rete di prossimità e solidarietà verso chi soffre.
Ai sacerdoti che desiderano concelebrare si chiede di segnalare la propria presenza scrivendo a Don Patrizio.
L’equipe della Pastorale della Salute